Safety measures concerning the Coronavirus COVID-19. Read more about the measures.

x

Intervista con il Segretario Generale MES Nicola Giammarioli

News
ESM

Trascrizione dell'intervista con il Segretario Generale MES Nicola Giammarioli
Trasmissione diretta Skytg24 (Italia), 22 Maggio 2020
Intervistatori: Andrea Bignami and Sarah Varetto

Lingua originale: Italiano
 
Skytg24 : Il MES è l’argomento principale di critiche nell’attuale politica italiana. Ieri il Premier Conte ha ribadito ai cronisti che c’è un no in questo momento ai 36/37 miliardi del MES, preferisce non attivarli. Intanto le chiedo: come funziona il MES?

Nicola Giammarioli: Il MES è un’istituzione che è stata fondata nel 2012 dai paesi dell’area Euro e reperisce fondi sui mercati finanziari internazionali attraverso l’emissione di titoli, che possiamo chiamare Eurobonds. Questi fondi vengono distribuiti ai paesi che ne fanno richiesta e ad oggi abbiamo fornito prestiti pari a 300 miliardi a cinque paesi. Ma questa è storia, è come abbiamo affrontato la crisi finanziaria del 2010/2012.
A fronte dell’attuale crisi pandemica abbiamo messo in piedi un nuovo sistema per aiutare i paesi e questa è una linea di credito che è stata approvata settimana scorsa dal nostro Consiglio dei Governatori, che sono i Ministri Finanziari Europei. Questa Linea di Credito che è disponibile per tutti i diciannove paesi europei, ammonta al 2% del PIL di ogni singolo paese, per l’Italia si tratta di 36 miliardi, sono 25 per la spagna, 48 per la Francia e l’unica condizione per erogare questi prestiti è che i relativi fondi vengano spesi per affrontare le spese connesse alla Sanità.

Come si attiva?

Venerdì scorso è stato approvato e quindi la linea di credito è disponibile a tutti. Per erogare i prestiti è necessario che i singoli paesi facciano richiesta. Poi ci sarà un’istruttoria che è stata velocizzata al massimo e di fatto è già stata fatta e nel giro di 2/3 settimane questi fondi possono essere resi disponibili.

Quindi un paese che chiede i soldi al MES in 2/3 settimane potrebbe vederli. In un’unica tranche? Non come una volta con la Grecia, in cui si davano a poco a poco perché’ si voleva spingere il paese a fare determinate cose, qui le cose da fare non ci sono quindi…

In realtà verranno dati a rate ma non perché bisogna rispettare determinate condizioni ma solo perché noi dobbiamo reperire questi fondi nei mercati internazionali quindi c’è un tempo tecnico dal momento in cui reperiamo i fondi.

Certo, però dopo tre settimane possono essere disponibili…
Quali sono le condizioni di questo nuovo MES? Anche perché si è tanto dibattuto nel nostro paese rispetto a quali saranno le condizioni per la restituzione e le condizioni per la concessione del prestito, in quali tempi andrà restituito e naturalmente il tasso di interesse.

Per fare richiesta c’è tempo fino a dicembre 2022. Una volta che viene attivata la Linea di Credito c’è tempo un anno per erogare questi fondi. Una volta erogati, ovviamente essendo un prestito, vanno restituiti. La decisione presa dai Ministri è stata quella che la vita media di questo debito sarà di 10 anni, quindi, per esempio, devono essere restituiti a partire dal quinto anno fino al quindicesimo anno a rate. Il costo è molto basso perché’ le nostre commissioni che applichiamo sui nostri prestiti sono state ridotte al minimo, all’osso, circa 10 punti base e questi vanno aggiunti al costo di finanziamento nostro che ad oggi è negativo anche fino a 10 anni. Quindi diciamo per avere un computo approssimativo siamo intorno allo 0 come costi, non si pagano interessi.

Non si pagano interessi? A me non succede spesso di andare in banca e che non mi vengano fatti pagare interessi su un prestito che mi è stato dato…

Noi non siamo una banca e non siamo un istituto a scopo di lucro, siamo stati costituiti proprio per aiutare i nostri paesi membri.

Cipro ha annunciato di essere il primo paese nell’Eurozona a fare ricorso ai fondi del MES, è una delle carte che ha li sulla scrivania?

In realtà no, anch’io ho letto le notizie di stampa di questa mattina ma ad oggi non è arrivata nessuna richiesta. Io penso che tutti i paesi stanno valutando l’opportunità o meno di richiedere il nostro prestito come di attingere agli altri fondi europei che sono stati resi disponibili dalla Commissione Europea o dalla Banca Europea degli Investimenti. Per quanto riguarda Cipro l’unica cosa che posso notare è che come è uscita la notizia, e ripeto ancora ad oggi non è arrivata la richiesta, i mercati hanno reagito molto positivamente e gli Spread di Cipro sono calati in maniera sostanziale. Quindi tutto il dibattito sullo stigma del prestito MES mi sembra infondato, i mercati reagiscono bene a queste Linee di Credito.
Come potete verificare se i paesi che faranno richiesta del prestito, lo utilizzerà veramente per spese sanitarie?

Prima che questi fondi vengano erogati ci sarà una tabella accordata con il paese che farà richiesta, noi e la Commissione Europea, nella quale si metterà nero su bianco quali saranno le voci di spesa e l’ammontare. Poi ci sarà uno scambio di informazioni constante tra il paese e principalmente la Commissione Europea, la quale verificherà che effettivamente le spese sono state fatte per quegli ammontare e per quelle finalità che sono state concordate in maniera anticipata. Ovviamente non ci sarà la Polizia che da Bruxelles e da Lussemburgo va in Italia o a Cipro o in Francia o in Spagna. Ci sarà uno scambio di informazioni come c’è costantemente con la Commissione Europea, una collaborazione.

Fino a che punto ci si può spingere a considerare una spesa sotto l’ombrello di questa Linea particolare di Credito che offrite? Cioè la definizione di pesa sanitaria quanto può essere ampia? Perché in realtà anche mettere in sicurezza un’azienda, quello che io spendo per dei lavoratori per la loro sicurezza può essere una spesa collegata, magari non direttamente come la costruzione o l’ampliamento di un ospedale ma è abbastanza collegata all’emergenza COVID.

Questo dev’essere definito nei dettagli ma abbiamo già pubblicato una tabella semplificativa nella quale vengono riportate le voci di spesa che possono essere conteggiate. Le spese sono dirette, indirette nel settore sanitario. Quindi penso che possano essere incluse anche tutte quelle spese sanitarie per esempio per ristrutturare, riformare tutta quella che è la spesa sanitaria, che va dalla ricostruzione o la costruzione di ospedali o anche ad esempio a ristrutturare l’assistenza sul territorio, un argomento che in questi giorni è molto dibattuto in Italia. Le spese devono essere legate a quelle sanitarie ma in maniera molto ampia, quindi possono contribuire anche alla riforma dei sistemi sanitari.
 

Contacts

Head of Communications and Chief Spokesperson
+352 260 962 205

Deputy Head of Communications and Deputy Chief Spokesperson
+352 260 962 551

Principal Speechwriter and Principal Spokesperson
+352 260 962 654

Senior Financial Spokesperson
+352 260 962 232